In una FAQ pubblicata il 6 dicembre è stato chiesto all’Agenzia delle Entrate come comportarsi in caso si ricevesse una comunicazione, da parte della stessa Agenzia, inerente una possibile anomalia relativa al reddito dichiarato.
Se, da un esame della propria dichiarazione, non si riscontrassero inesattezze, non occorre fare nulla. La comunicazione ricevuta, spiegano l’Agenzia Entrate, ha un valore puramente informativo, non anticipa un’attività di controllo e non richiede di attivarsi per fornire un riscontro alla stessa Agenzia.
Il senso della comunicazione inviata, infatti, è quello di richiamare l’attenzione sulla possibilità di verificare quanto dichiarato e consentire la correzione in autonomia di eventuali errori.
Cosa fare, invece, se si riscontrassero inesattezze nel reddito dichiarato?
Nel caso in cui, dopo aver ricevuto la comunicazione, si riscontrasse un’anomalia nella propria dichiarazione, il sistema tributario mette a disposizione del contribuente diverse possibilità, a cominciare dal ravvedimento operoso che, dopo la recente riforma del sistema sanzionatorio, consente di beneficiare di sanzioni più favorevoli rispetto al passato.